Dopo la lettura del testo-pretesto, la Comunità faticava a trovare delle domande, finchè Alessandra F. ha proposto di basare il dialogo di oggi proprio sulla domanda contenuta nel testo appena letto, cioè: COSA SIGNIFICA FARE UNA DISTINZIONE? Tutti sono stati d'accordo.
- Edoardo: se ci sono due sedie uguali, come quelle, e in una ci sono le gomme verdi e in una rosse, la distinzione è che ci sono le cose rosse
- Gaia: la distinzione vuol dire che distingui le cose diverse. Faccio un esempio: se...tipo...una tenda è blu e una verde, questa è una distinzione
- Edoardo: però possono essere anche uguali; basta che ci sia qualcosa di diverso
- Noemi: basta che ci sia un puntino, e è una distinzione
- Nicole: una distinzione può esser anche se un muro è bianco e uno è celeste
- Maria: una distinzione è quando puoi distinguere una cosa da un'altra
- Gaia: basta poco per fare una distinzione
- Maria: non è vero che basta poco per fare una distinzione, perché se tutte e due le tende sono blu, magari su una c'è un puntino microscopico bianco...
- Matilde: c'è una distinzione anche fra gemelle, alcune volte
- Gaia: ho capito, un puntino lo so che non può essere una distinzione, ma ce ne saranno sempre più di uno...
- Alessandra F: se uno ha i capelli marroni e uno ha i capelli gialli...biondi, è una distinzione
- Martina: oppure anche se ci sono degli occhi azzurri e degli occhi marroni, è una distinzione, perché sono due cose diverse, il colore è diverso
Facilitatrice: e se ci sono due cose dove non c'è nemmeno un puntino piccolissimo di differenza, due cose assolutamente identiche tra di loro, non posso distinguerle?
- coro: sìììì/noooo/la grandezza/la forma
Facilitatrice: se sono uguali per grandezza, per forma, per altezza, per lunghezza....non posso distinguerle?
- Maria: sì. Nel caso degli oggetti puoi distinguere. Tu hai due oggetti uguali, due tende, e poi magari ci disegni sopra qualcosa, allora l'hai fatta una distinzione
- Alessandra F: tipo...hai fatto dei colori su un foglio: rosso e blu. Li puoi mischiare
- Matilde: e diventa un altro colore
Facilitatrice: e quindi dove sta la distinzione?
- Matilde: che non è più lo stesso colore
Facilitatrice: se ho dieci palloni uguali identici, oppure tre mattonelle tutte uguali, oppure quattro bicchieri identici, oppure cinque fogli bianchi di quelli presi dalla risma... distinguerli è un'operazione che posso fare o no?
- Edoardo: sì
Facilitatrice: c'è una differenza fra "distinzione" e "differenza"? Se due cose sono uguali, possono essere distinte?
- Noemi: sì. Una cosa ci deve sempre essere...
- Gaia: ...ci sono, tipo, due bicchieri identici. Noemi voleva dire che ci sarà comunque una distinzione
- Noemi: come se un bicchiere l'avessi toccato e l'altro no
- Maria: sì, c'è distinzione perché una differenza è: uno ha due bicchieri, uno è rosso e uno è bianco. Invece la distinzione è che ci sono due bicchieri, uno è ammaccato e uno no
Facilitatrice: ma se sono identici...?
- Alessandra F: però se li metti in diversa posizione li puoi distinguere. C'è una distinzione
- Edoardo: e io cosa ho detto prima?! In che posizione sono!
- Matilde: è vero! Se sono uguali, però se uno lo metti in una posizione...oppure.... Hai due libri uguali. Per riconoscere quale....diciamo, stai leggendo....e non hai messo il segno...lo metti in una posizione o capovolto, e l'altro lo metti normale
Facilitatrice: Per ora abbiamo parlato di distinzioni e differenze fra oggetti, che si possono mettere in posti diversi...
- Martina: anche tra persone
- Matilde: distinzioni fra persone e animali. Giusto?
- Edoardo: tra noi no. Tra noi non possiamo essere uguali...
- Matilde: è vero
- Edoardo: anche se sei gemello non puoi essere uguale
- molti: esprimono accordo, annuiscono...
Facilitatrice: e invece.... sui comportamenti ad esempio, si possono fare distinzioni?
- coro: sììììì
- Gaia: può esserci anche una distinzione fra emozioni, tipo amore e odio
- Edoardo: anche tra il carattere, tipo...il bullismo e...felicità
- Dafne: come se un bimbo...ci sono due gemelle, ma non possono essere uguali. Una, per esempio, è più cattiva, e una è più buona
- Nicole: tipo, due gemelli come Anita e Alessandra: una, tipo, gioca e una, tipo, litiga con il suo fratello. Non sono uguali, anche se possono pure diventare insieme a giocare
- Alessandra: non ho capito nulla
- Nicole: le gemelle, tipo Alessandra e Anita: una gioca e una litiga con il suo fratello, questa è una distinzione. Poi il suo fratello va con Anita che....tipo...Anita gioca tranquilla e va da sua sorella
Facilitatrice: purtroppo abbiamo finito il tempo e dobbiamo chiudere qui il dialogo. Per fare rapidissimamente una valutazione: Come è andata? è stato interessante?
- coro: sììììì
- Matilde: e tu non sei stata "maestra". Hai fatto bene.