LA LETTURA DEL TESTO - PRETESTO
Elfie, capitolo 2, parte 3
DOMANDE
1.
Perché ha un coniglio
immaginario?
2.
Perché la mamma le propone
di cambiare scuola?
3.
Perché l’insalata è
immaginaria?
4.
Come fa a dare da mangiare
al suo coniglio immaginario se è immaginario?
5.
Perché uno sta meglio immaginando qualcosa?
6.
Quello che uno si immagina
è esistito davvero o no?
7.
Perché un bambino sente il bisogno di avere un
amico immaginario?
8.
Perché si nasconde nel
cuscino?
Rileggendo le domande molti si sono accorti che la n. 5 e la
n. 7 potevano essere unite in questo modo
Perché qualcuno sente il bisogno di immaginare qualcosa o
di avere un amico immaginario?
Nel momento delle associazioni tutti si sono associati a
questa.
Quindi è stato scelto come piano della discussione
Perché qualcuno sente il bisogno di avere un amico immaginario?
Gaia: forse perché si sente solo e ha bisogno di compagnia
Nicole: perché forse il bambino immagina il coniglio
Alessandra R: forse si deve sfogare
Vittoria: forse perché vorrebbe un animale vero
Dafne: perché si sente sola
Wassim: perché vuole divertirsi
Leonardo: forse perché vuole qualcuno a cui confidare dei
segreti e allora ci pensa
Nicole: il bambino si sente solo e vuole compagnia per
giocare
Matilde: ha bisogno di un amico e non ce l’ha quindi si
confida con un amico immaginario
Emanuele: cioè l’amico ce l’ha però non è proprio lì
Martina: perché ha bisogno di compagnia
Alessandra: forse perché lui non l’ascolta mai nessuno e fa
finta che l’amico immaginario lo ascolti
Dafne: forse perché a scuola la prendono in giro
Edoardo: l’amico immaginario gli dà sempre ragione perché è
lui che lo comanda
Noemi: gli dice lui che cosa dire
Alessandra R: in realtà è lui che comanda l’amico
immaginario e fa finta che lo ascolti
Emanuele: l’amico ce l’ha ma in quel momento non c’è e si
inventa una amico immaginario
Facilitatrice: che cosa significa “ immaginario”
Marco: che crei con la tua mante qualcosa
Leonardo: un amico immaginario è un amico che ti immagini
Marco: che non esiste ma lo immagini con la tua mente
Dafne: lo immagini con la tua mente, mica è vero, almeno
quando non c’è il tuo amico c’è il tuo amico immaginario
Matilde: per me sarebbe meglio avere un amico vero almeno
questo amico, quello vero, ti ascolta e capisce i tuoi pensieri, invece un
amico immaginario non ti risponde, è solo nella tua mente
Maria: un amico prova sentimenti invece un amico immaginario
sai già cosa sta per dire
Emanuele: l’amico immaginario non prova emozioni
Leonardo: si però un amico immaginario c’è sempre mentre un
amico vero magari non c’è sempre
Matilde: quando c’è un problema l’amico immaginario non ti
può aiutare, invece il tuo vero amico ti può aiutare e ti incoraggia
Nicole: quando un bambino non sa fare una cosa……
Gaia: forse qualcuno non lo sa nemmeno immaginare
Noemi: lui è sempre solo perché se lo deve immaginare e se
gli succede qualcosa di brutto se fosse un amico vero lo consolerebbe, invece
l’amico immaginario non può farlo
Maria: ti devi immaginare uno che ti consola, cioè che lo
vuoi tu che ti consoli, invece un amico reale ci pensa lui a consolarti
Alessandra R: per me è meglio un amico immaginario perché lo
puoi comandare
Facilitatrice: che cos' è l’amicizia
Vittoria: comandare qualcuno non è essere amici
Martina: non è bello che uno ti comandi
Gaia: pensa se tu fossi comandata
Nicole: come ti sentiresti
Matilde: perché se tu comandi l’amico immaginario è come se
non ti rispondesse davvero con i suoi pensieri perché glielo fai dire tu quello
che vuoi che lui risponda
Leonardo: comunque sul fatto che risponda sempre quello che vuoi tu
non è vero perché ci sono le persone che
parlano con se stesse che magari non sanno cosa diranno a se stesse
Maria: avrei una domanda per Alessandra - se tu fossi nei panni del tuo amico
immaginario ed è lui che comanda te, come ti sentiresti?
Alessandra R: boh
Edoardo: se al tuo amico immaginario gli dici che cosa ti
pare e l’offendi anche, non è come con l’amico reale che non sarebbe più tuo
amico, tanto è immaginario e chi se ne importa, gli posso dire tutto quello che
voglio
Emanuele: anche se l’offendi lui non ti dice niente, ti
vuole sempre bene