venerdì 23 novembre 2018

PHILOSOPHY FOR CHILDREN 1 - KIO E GUS


LA LETTURA DEL TESTO-PRETESTO











LA FORMULAZIONE DELLE DOMANDE E LE ASSOCIAZIONI ALLE DOMANDE












LA SCELTA DEL PIANO DI DISCUSSIONE:
" PERCHÉ PER ESSERE SODDISFATTI ABBIAMO BISOGNO DI QUALCOSA CHE, SE NON L'ABBIAMO, CI RENDE  NON ORGOGLIOSI DI NOI STESSI O INSODDISFATTI ?"



IL DIALOGO
  • MATTIA: non è che se non hai quel qualcosa non devi essere orgoglioso di te stesso. Anche se non lo hai, però potresti essere lo stesso felice
  • ALE R.: praticamente ognuno ha le sue scelte: secondo... Archis...insomma, quello lì della storia dovresti avere la coda per essere felice e orgoglioso, e invece secondo...Gilberto... magari devi avere la barba per essere felice. Ognuno ha le sue...scelte
  • SERENA: faccio un esempio, tipo...vuoi un poster. Non è che lo devi avere per essere tanto tanto tanto felice..
  • MARIA: puoi anche avere altre cose al posto di quella
  • MATILDE: per esempio, magari tutte le tue amiche hanno il cellulare e tu non ce l'hai perché ancora non ti senti in grado di averlo, però lo vuoi perché ce l'hanno tutte le tua amiche. Quindi non vuoi essere l'ult... pensi che così non ti considerano. Magari ti dicono: "Noi abbiamo il cellulare. Tu non puoi capire quello che possiamo fare noi"
  • MARIA: Come nelle pubblicità: un bambino si compra una cosa e allora magari un suo amico la vede e la vuole anche lui








FACILITATRICE: fino ad ora la Comunità ha messo a fuoco che la felicità non necessariamente deve arrivare da qualcosa perché semplicemente gli altri ce l'hanno, e allora diventa un dovere, un'ansia addirittura, invece di una felicità

  • NOEMI: non devi essere perfetta e avere tutto
  • MATTIA:  i tuoi amici hanno tutti il telefono, però tu hai qualcosa che ti può rendere felice oltre al telefono, e quindi non è che tu ti devi buttare nei panni degli altri e dire "No guarda che anch'io lo voglio il telefono"
  • ALE R: come ha detto Mattia ora: se tutti gli altri hanno il telefono e tu no,... praticamente puoi scegliere tu se farci caso o non farci caso. Cioè, puoi fare uno sforzo per non farci caso. Puoi anche dire "Non mi interessa se ce l'hanno gli altri"
  • MATTIA: che poi ora, con tutte queste tecnologie, tutti vogliono avere qualcosa, però, tipo, i bambini poveri, loro non ce li hanno...
  • ALE R: ci sono abituati, quindi...
FACILITATRICE: ...allora loro non saranno mai felici?
  • MATILDE: no! Anzi! Magari, sì, sono tristi perché  non hanno molto da mangiare, non possono vivere bene. Però comunque possono vivere nella natura, scoprire tante cose nuove. Possono essere orgogliosi di vivere in mezzo a una cosa naturale, invece ora siamo tutti nel mondo della tecnologia...
  • EMANUELE: e anche dove non hanno elettricità, nulla, sono poveri, non hanno niente, però almeno si vogliono bene, sono felici, si aiutano
  • NOEMI: forse sono anche più felici di noi perché stanno in comunità, si vogliono bene
  • GAIA: praticamente...la felicità non si compra... si ha
  • ALE R: ... voglio dire anche un'altra cosa, l'orgoglio può essere,  non avere una cosa, ma, tipo, superare una paura, o fare una cosa che ti rende orgoglioso




  • MARIA: magari ti può rendere felice anche una cosa che non è un oggetto, potresti anche essere felice con un'emozione, con qualche amico...
  • NOEMI: la felicità per te è un orgoglio, una soddisfazione
  • DAFNE:  non devi sempre essere felice con le cose che hanno gli altri, ma magari anche con le persone, oppure con gli animali puoi essere felice
  • ALE R: in grammatica la felicità è una cosa astratta, e ci sono diverse forme, tipo: quando arrivo a casa, subito gioco con il mio animale
FACILITATRICE: e quella è felicità?
  • ALE R: sì, per me sì, ma magari per Dafne sarà giocare con il tablet...
  • MARIA: per ognuno è una felicità diversa. Ci sono diversi tipi di felicità, per esempio la felicità può essere un' emozione, la felicità per te può essere un oggetto che hai, per te molto caro, può essere di tutto
  • MATILDE: sì, ma un oggetto non... è come, per esempio - ora che siamo nel periodo di Natale - quando chiedi a Babbo Natale se ti porta questo gioco,  è la felicità. Ma secondo me però questa non è proprio tanta felicità
  • ALE R: è una felicità tarocca
  • SERENA: un oggetto caro, tipo l'anello che ti ha regalato la nonna che è morta
  • GAIA: e non  è l'anello che crea la felicità, ma il fatto che ce l'aveva tua nonna
  • MARIA: non come un telefono, non come...
  • MATILDE: sì, ma io intendo i giochi...non possono renderti felice. Cioè, sei felice di averli perché magari li desideravi, però non è che ti possono renderti felice "Mammamia, questa è la cosa più bella della mia vita!" No. Se  fosse un anello che  ti ha regalato la nonna,  quello già sarebbe più...perché è un regalo affettivo, comunque ci tieni; però, se fosse un cellulare o qualcosa del genere, non lo considererei come "Oh mammamia, è la mia vita!..."
  • ALE R: secondo me proprio la felicità non esiste. Perché tu puoi essere felice per uno, due, tre giorni, anche una settimana, ma poi finisce. Poi ti ci abitui. Per esempio, hai appena avuto il tablet nuovo, sei felice per una settimana, ma poi finisce: ci giochi tutti i giorni e poi ti sei abituato
  • MARCO: io mi diverto sempre
  • NOEMI: se invece hai un amico la felicità può durare più a lungo
  • ALE R: ma non è che dura per sempre, quindi non esiste
  • SERENA:  il regalo non conta ma conta il pensiero - uno ti compra un regalo e tu sei felice -  conta il pensiero...Per alcuni sì, conta il regalo, ma è il pensiero che conta
  • MARIA: il pensiero, nel senso che magari tu volevi un certo oggetto, qualcuno te lo voleva regalare, però non ha avuto abbastanza soldi...o comunque c'è stato un problema e non l'ha potuto prendere, però magari lui voleva prendertelo, quindi è il pensiero
  • GABRIEL: secondo me non è proprio il regalo che conta, ma, come diceva Maria, è il pensiero, perché il regalo è un oggetto, il pensiero è un'altra cosa, tutta diversa




LA VALUTAZIONE
  • È stata una sessione interessante?
14 bambini hanno detto che è stata interessante
1 bambino ha detto che, non avendo partecipato, non può dire come è stata per lui

  • È servito a pensare su questo argomento in un modo nuovo e diverso da prima di questa sessione?
14 bambini sentono di avere imparato qualcosa di nuovo e di avere approfondito in modo nuovo l'argomento

  • Come ha svolto il ruolo la facilitatrice?
Bene, perché non ha fatto la maestra...Comunque c'è sempre spazio per il miglioramento